La fase della sperimentazione della Farmacia dei Servizi, che si potrrarrà fino a tutto l’anno 2024, si avvia alla conclusione ed ha manifestata l’importanza per la realizzazione della centralità del paziente nel SSN, priorità contemplata anche nel DM77, che prevede la riorganizzazione della sanità territoriale.
E tutto ciò, sull’onda del successo ottenuto dal 1° Congresso Regionale SIT Puglia: “Telemedicina e Intelligenza Artificiale in Sanità – L’Innovazione digitale al servizio del Medico e del Farmacista. Scenari attuali e Prospettive Future”.
Organizzato dal Presidente CD SIT Puglia, Francesco Bux e dal Presidente CTS SIT Puglia, Giuseppe Di Giuseppe, ha visto una grande partecipazione di medici di base, specialisti (soprattutto cardiologi) e alcuni farmacisti della Regione Puglia e ha contribuito, in modo inedito, a dare la possibilità alle due principali figure sanitarie terrirtoriali, ossia medici e farmacisti, di confrontarsi a beneficio della sanità del territo pugliese.
Il Congresso pugliese fa seguito al Convegno di Verona a rafforzamento della Farmacia dei Servizi, istituita dalla L 69/2009 e dal D.lvo 153/209 e successivi Decreti Attuativi.
Il FarmacistaOnline del 3 c.m., pubblica un articolo: “La Farmacia dei servizi è in linea con l’art. 3 della Costituzione” in cui il Ministero della Salute cita: “L’articolo 3 della Costituzione recita che è necessario rimuovere gli ostacoli per lo sviluppo sociale della persona e se un cittadino ha difficoltà ad accedere alla diagnostica è, dunque, un dovere costituzionale avvicinarlo il più possibile al servizio”.
Quindi si può affermare che la Farmacia dei Servizi è assolutamente in linea con il dettato costituzionale.
Il Dott. Achille Iachino, direttore generale dei dispostivi medici e del Servizio farmaceutico del Ministero della Salute, nell’incontro organizzato da Federfarma Verona, afferma che “La Farmacia dei Servizi rappresenta la forza della prossimità e della professionalità per rilanciare la Sanità territoriale”.
Inoltre, “Le farmacie garantiscono territorialità e prossimità e la farmacia dei servizi è una concretezza che va in tale direzione. Il primo passo è arrivare preparati grazie alla consapevolezza di quanto ha portato un reale vantaggio alla società. Ciò che sappiamo è che non si torna indietro ma nel contempo non si deve dare nulla per scontato. Una prima valutazione denota che il rapporto costi benefici è largamente sbilanciato verso i benefici”. Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto spiega: “La farmacia dei servizi rappresenta l’evoluzione della farmacia quale presidio sanitario di prossimità territoriale deputato a recepire le istanze dell’approccio One Health. Il ruolo del farmacista è sempre più centrale nel Sistema Sanitario Nazionale per garantire un accesso continuo alle cure, favorire l’aderenza terapeutica dei pazienti e promuovere una cultura della salute. Il farmacista diventa un vero e proprio alleato per il Pianeta grazie alla sua attività quotidiana A seguito del decreto 15
della Regione del Veneto del 15 maggio 2024, che ha ampliato il ventaglio di prestazioni erogate dalle farmacie, la farmacia dei servizi sta diventando sempre più familiare alla cittadinanza. Il nostro obiettivo è passare dalla fase di sperimentazione a quella dell’erogazione di servizi integrati e convenzionati all’interno della rete sanitaria regionale. Per farlo dobbiamo dimostrare di essere utili alla cittadinanza. In questa prima fase i numeri sono estremamente positivi sul fronte di screening e prevenzione, che erano l’obiettivo primario della progettualità regionale. I punti di forza delle farmacie in Veneto sono molteplici: dalla capillarità della rete sul territorio, che significa comodità e vicinanza alla popolazione soprattutto nelle aree più disagiate dove spesso non sono presenti presidi ospedalieri, all’ambiente sanitario ma allo stesso tempo familiare, dove il cittadino riscontra affidabilità, preparazione e disponibilità del personale”.
Adesso è necessario passare alla fase attuativa e creare uno standard di qualità e di certificazione dei Servizi di telemedicina, ergati nella farmacia dei servizi.
A tal proposito, la SIT (Società Italiana Medico Scientifica di Telemedicina) ha costituito una Commissione Nazionale di Telemedicna in Farmacia, coordinata da Rocco Carbone (farmacista, già docente UniMarconi Roma, Presidente CTS SIT Basilicata). Attualmente il gruppo ristretto di lavoro è costituito da Susanna Ciampalini (farmacista, già Ministero della Salute, ufficio Programmazione Sanitaria), Maria Grazia Cattaneo (farmacista ospedaliera Bergamo, SIFO), Chiara Rabbito (Avv. Presidente CTS SIT nazionale), Raffaele Laregina (Federfarma Salerno), Domenico Di Tolla (Presidente Ordine Farmacisti di Lecce).
La Commissione ha elaborato il corpo delle Good Practice organizzative che entrerà ora nella fase consultiva con le Società Scientifiche che fanno capo ai professionisti coinvolti nell’esercizio della farmacia dei servizi (cardiologi, broncopneumologi, medici di medicina generale e pediatri, infermieri e fisioterapisti). Dopo questa valutazione, l’elaborato passerà al vaglio e alla validazione dell’Istituto Superiore di Sanità, seguendo l’iter formale previsto.
Ci auguriamo che il documento finale possa essere pubblicato entro la fine di quest’anno per dare al farmacista uno strumento di riferimento delle buon pratiche di eseucuzione della telemedicina in farmacia, ad evidenza di buon operato, a tutela del paziente e degli operatori coinvolti e propedeutico al riconoscimento internazionale della qualità della nuova attività professionale intrapresa.
Addì, 9 ottobre 2024.
Rocco Carbone – Coordinatore Commissione SIT di Telemedicna in Farmacia
Riferimenti: https://www.ilfarmacistaonline.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=124788