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Telemedicina, il punto al Congresso Sit. Pronti al balzo digitale ma servono regole condivise

di Mauro Miserendino

L’Italia ha messo l’informatizzazione al centro del Recovery Plan, anche in sanità. La rivoluzione che ha caratterizzato i paesi baltici, e le “tigri d’oriente”, ora può essere alla portata dell’Asl e della casa della salute. Sotto questa nuova luce vanno guardate le tante relazioni che caratterizzano il congresso nazionale della Sit-Società italiana di Telemedicina, “tra presente e futuro” in programma via Web Conference fino a sabato 23.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza in missione 6 Salute assegna ben 2,72 miliardi alla sotto-missione “Casa come primo luogo di cura” dove la telemedicina è centrale per le cure sul territorio, ma di questo enorme capitolo nel riparto interregionale del PNRR discusso ieri dalle regioni ancora c’è solo una “costola”, una sorta di anticipo da 204 milioni. Il resto è da costruire. Infatti, non sono stati fissati i criteri definitivi di suddivisione tra le regioni. 

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